MondosaluteLombardia n.18
[18] ott 2007
Editoriale
di Gabriele Pelissero - Presidente Aiop Lombardia
Tav, sanità, Alitalia, una sottile linea rossa
Grandi problemi di questo paese, che sembrano diversi e distanti fra loro. Eppure...
Tav
Si tratta di unire l’Italia al Continente europeo, aprire le frontiere, promuovere la circolazione delle persone e delle merci, investire, produrre, formare ricchezza per il futuro.
Eppure si organizza l’opposizione di forze politiche nel governo e nel parlamento si attivano bande di militanti, si minaccia di spaccare tutto, si terrorizzano le popolazioni delle vallate del Piemonte, si occupano i cantieri e si fa a botte con la Polizia.
Sanità
La Lombardia costruisce un modello di sistema sanitario aperto, pluralistico, attiva grandi investimenti privati destinati al servizio pubblico, abbatte le liste d’attesa, realizza il miglior sistema sanitario italiano, è la Regione più virtuosa nella spesa pubblica, i Cittadini esprimono i più alti livelli di gradimento.
Eppure continui attacchi sui giornali, un clima di sospetto permanente, qualche sindacato in piazza appena si profila la possibilità che una Fondazione entri a portare risorse economiche alla sanità, aggressioni ideologiche per l’apertura al contributo del privato e dell’imprenditorialità.
Alitalia
Tutte le compagnie aeree d’Europa hanno risolto i propri problemi storici, operano in condizioni di mercato, sono sane, fanno profitti e investono per costruire il trasporto aereo del futuro.
Eppure da un anno e mezzo il governo ha promesso di cedere la proprietà di un’Azienda che evidentemente non sa gestire, e appena si presenta un compratore lo si fa scappare chiedendo, sostanzialmente, di mantenere gli sprechi, le clientele e l’inefficienza della gestione pubblica.
Tre servizi fondamentali, tre storie diverse, una sola morale.
Fino a quando la libertà, il mercato, la volontà di costruire e di crescere non riusciranno a vincere il centralismo, l’ideologia, il clientelismo e le sacche enormi di privilegio che sono il prodotto di una politica statalista, il Paese continuerà ad allontanarsi dall’Europa e a scivolare verso l’Africa.
Con buona pace dei proclami che leggiamo quotidianamente sui giornali.