La "Madonnina" apre all'eterologa
Grazie alla collaborazione con l'Istituto Eugin vengono fecondati ovociti freschi dei donatori.
La fecondazione eterologa, quella che si effettua con i gameti estranei alla coppia, in Italia è possibile dal 2014. Il problema principale, però, è la mancanza di donatori. In Italia non c'è una cultura della donazione, quindi, tutti i centri che offrono la fecondazione eterologa sono costretti a ricorrere a banche estere. “Utilizzare le banche estere per approvvigionare il centro di ovociti o di spermatozoi, significa utilizzare ovociti crioconservati”, chiarisce Mario Mignini Renzini, Responsabile del Centro di fecondazione assistita della casa di cura La Madonnina.
L'utilizzo di ovociti crioconservati, per quanto provato essere una metodica valida, ha l'handicap dello scongelamento degli ovociti, la perdita di una parte importante del patrimonio che pensavamo di avere per effettuare la fecondazione eterologa”.
“La Madonnina” ha risolto questo problema attraverso la collaborazione con il gruppo Eugin, che ha messo a punto un protocollo transnazionale, permettendo l'utilizzo di ovociti freschi. Gli spermatozoi del partner maschile vengono crio conservati e inviati in Spagna dove vengono utilizzati con ovociti freschi di donatrici. “Questo permette la formazione di embrioni che poi vengono riportati in casa di cura La Madonnina e trasferiti alla coppia”, spiega ancora Mignini Renzini: “In questa maniera riusciamo a ottenere delle ottime percentuali di gravidanza utilizzando la metodica eterologa, possibile, grazie all'utilizzo di ovociti freschi”.
Nicola Vaglia