MondosaluteLombardia n.07
[07] dic 2005
Editoriale
di Antonio Frova - Presidente Aiop Lombardia
La pubblicità può anche nuocere
Una piccola associazione di gestori di ambulatori specialistici, l’Aspri, ha acquistato una intera pagina di pubblicità sul Corriere della Sera per affermare che loro – operatori privati che lavorano per il Servizio Sanitario regionale – sono bravissimi, mentre i loro colleghi-operatori di diritto pubblico, sono pessimi.
Nei giorni successivi il Commissario straordinario dell’Istituto Tumori e un noto primario del Fatebenefratelli hanno giustamente protestato, dicendosi offesi in quanto operatori sanitari di diritto pubblico, per accuse ingiuste e tendenziose. E hanno sicuramente ragione, perché il messaggio dell’Aspri è grossolano, inopportuno e fuorviante.
Al di là del tono e dello stile, credo sia necessario far notare che esprimere un’affermazione del tipo: “in Sanità privata è bello, in quella pubblica è brutto” è sciocco, come è sciocco il suo contrario.
La verità, che per altro è largamente nota ai cittadini lombardi oltre che a tutti gli addetti ai lavori, è che il sistema ospedaliero e ambulatoriale di questa Regione è un sistema aperto e pluralista, con una rete di ospedali e di poliambulatori gestiti da operatori di diritto pubblico e da operatori di diritto privato, tutti soggetti alle stesse norme di accreditamento e alla attività di indirizzo e vigilanza del Governo Regionale.
Il giudizio di qualità lo può e lo deve dare il cittadino, esercitando il diritto di libera scelta che la Regione gli garantisce e che il pluralismo delle strutture rende effettivo. E il giudizio dei cittadini non riguarda certamente il fatto che un ospedale sia di diritto pubblico o di diritto privato (caratteristica che per lo più, a buon diritto, ignora) ma la qualità delle cure, l’accoglienza, la sensibilità del personale, la rapidità dell’erogazione della prestazione.
Su queste caratteristiche i gestori pubblici e privati si devono impegnare per offrire un servizio sempre migliore, rinunciando ad affermazioni di vecchio stampo ideologico che dovrebbero davvero aver fatto il loro tempo.
L’Aiop, associazione di categoria che raccoglie in Lombardia la quasi totalità delle aziende ospedaliere di diritto privato non religiose, (che forniscono quasi il 20% di tutte le cure ospedaliere ai cittadini lombardi) e che è composta da aziende di grande prestigio e complessità tecnologica e assistenziale, (leader nazionali in specialità quali cardiochirurgia e ortopedia, e per lo più pienamente inserite nella rete di urgenza-emergenza del 118), da sempre persegue con convinzione l’obiettivo di realizzare una rete ospedaliera di eccellenza all’interno di un sistema misto pubblico/privato interamente dedicato, senza steccati ideologici, ad offrire il miglior servizio pubblico a tutti i cittadini.