MondosaluteLombardia n.02
[02] feb 2005
Editoriale
di Antonio Frova - Presidente Aiop Lombardia
Un contratto di lavoro per le strutture Aiop
Pace fatta in Lombardia
l secondo numero di Mondo salute Lombardia si presenta con una positiva sensazione di soddisfazione e, diciamolo, con un certo orgoglio per l’accoglienza che la nostra rivista ha ricevuto e per l’alto livello di attenzione che ha subito saputo suscitare nei lettori.
In modo ancora informale, abbiamo ricevuto moltissimi segnali di attenzione e di apprezzamento: questo riconoscimento ci stimola a fare di più e meglio. Con il nuovo anno, e con il nuovo numero, registriamo un alto e ancor più importante segnale positivo.
Dopo mesi di complesse trattative e una difficilissima ricerca delle indispensabili coperture economiche, viene finalmente siglato il Contratto Nazionale di lavoro per il personale che opera nelle aziende ospedaliere di diritto privato che fanno capo all’AIOP.
Migliaia di lavoratrici e di lavoratori trovano così il riconoscimento di una legittima aspettativa e soprattutto si inizia ad affermare, in concreto, il principio della pari dignità contrattuale di tutto il personale che opera per il Servizio Sanitario Nazionale, indipendentemente dalla natura giuridica pubblica o privata dell’azienda di appartenenza.
Principi nei quali gli imprenditori sanitari aderenti all’AIOP si riconoscono pienamente, consapevoli che anch’essi concorrono a creare quel nuovo sistema sanitario moderno e avanzato, efficace ed efficiente, che può esistere solo se il paziente può liberamente scegliere fra una pluralità di aziende ospedaliere, un mix pubblico-privato, tutte effettivamente equiparate e dotate di diritti e doveri uguali.
Un ultimo evento positivo da registrare in questo inizio d’anno è la conclusione di un gruppo di vecchie controversie fra l’amministrazione regionale e le aziende ospedaliere del comparto laico e religioso, profit e nonprofit (AIOP – ARIS – IRCCS)
Pace fatta in Lombardia fra Regione e una componente della rete ospedaliera che rappresenta complessivamente 1/3 di tutti gli ospedali: tutti al lavoro in un clima davvero costruttivo per offrire ai cittadini di questa Regione e ai tanti pazienti che vengono in Lombardia da altre regioni italiane e dall’estero, la sanità di eccellenza che giustamente pretendono.