Libera circolazione dei pazienti e dei professionisti e protezione della salute pubblica dei cittadini europei
di Ilaria Giannico - Segretario Generale UEHP - Unione europea dell’Ospedalità privata
A conclusione dell’attuale ciclo politico e legislativo dell’UE, il Parlamento europeo stila un bilancio della propria attività e dei risultati raggiunti in sanità, durante il suo mandato quinquennale, pubblicando lo studio "The benefit of EU action in health policy: The record to date".
Questo studio fornisce una panoramica non esaustiva sul valore aggiunto dell'azione dell'Unione europea nel settore della salute. Lo studio, richiesto dai coordinatori della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo, copre i benefici dell'azione dell'UE nei sei settori chiave seguenti: EU Health Programme, assistenza sanitaria transfrontaliera, regolamentazione dei prodotti farmaceutici, dispositivi medici, prevenzione e vaccini. Lo studio fornisce una breve panoramica del quadro giuridico dell'UE, degli strumenti politici e delle best practice in ciascun settore.
La salute è una delle maggiori priorità dei cittadini europei e, secondo una recente indagine condotta dall’Eurobarometro, i cittadini europei sarebbero favorevoli ad una maggiore azione dell’UE in campo sanitario. La salute rappresenta anche una delle voci di spesa più elevate per le economie europee e il finanziamento pubblico degli Stati membri dell'Unione. Basti pensare che nel 2017 la spesa sanitaria complessiva degli Stati membri ha rappresentato il 9,6% del PIL dell'UE, in aumento dell'8,8% rispetto al 2008. E’ bene ricordare che, secondo i Trattati europei, l'UE ha una serie ben definita e limitata di competenze nel settore della salute. Tuttavia, sebbene le principali responsabilità in campo sanitario ricadano sugli Stati membri, il ruolo dell’UE non è trascurabile e, al contrario, ha acquistato negli anni una sempre maggiore importanza con l’obiettivo di migliorare la salute dei cittadini europei, prevenire le malattie e promuovere stili di vita sani, nonché sostenere la ricerca e l’innovazione. L'UE supporta gli Stati membri mettendo in comune le risorse e la conoscenza, coordinando e agevolando lo scambio di buone pratiche e promuovendo attività sanitarie congiunte.
Inoltre, l’UE emana Regolamenti e direttive e fornisce finanziamenti. I principali strumenti di finanziamento alle politiche sanitarie europee da parte dell’UE sono:
- l’EU Health Programme (promozione della salute, sicurezza sanitaria e informazione);
- il programma Horizon 2020 (progetti di ricerca in settori quali le biotecnologie e le tecnologie mediche);
- la politica di coesione dell'UE (sostiene gli investimenti nel settore sanitario);
- il Fondo europeo per gli investimenti strategici.
Lo studio dimostra che, nei limiti stabiliti dai trattati europei in materia di salute (principio della sussidiarietà), le misure di politica sanitaria europea adottate fino ad oggi sono estremamente utili e rilevanti per i cittadini europei, le economie e gli Stati membri, con particolare riferimento ad azioni congiunte, appalti e finanziamenti, nonché procedure semplificate a sostegno degli Stati membri; accesso all'assistenza sanitaria da parte dei pazienti e loro diritti nei diversi Stati membri; risposte pronte e coordinate alle epidemie e riduzione delle minacce transfrontaliere; sviluppo di portali, piattaforme, database europei per la diffusione di conoscenza, best practice e standard qualitativi; cooperazione delle autorità nazionali e scambi ufficiali tra scienziati attraverso la partecipazione ad azioni e progetti europei; creazione, attraverso la legislazione dell'UE, di un mercato interno sicuro e ben organizzato che garantisca la libera circolazione dei pazienti e dei professionisti e la protezione della salute pubblica dei cittadini europei.
E’ possibile scaricare il report completo al seguente link: http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2019/631729/EPRS_STU(2019)631729_EN.pdf