Al Mondino la prima palestra hight-tech per bambini non vedenti
Alla Fondazione IRCCS Mondino di Pavia nasce la prima palestra interattiva e multisensoriale per la valutazione e la successiva riabilitazione di bimbi e ragazzi non vedenti o ipovedenti fino ai 18 anni. Una struttura di 60 metri quadrati nella quale un team di medici e riabilitatori potranno lavorare con il supporto della tecnologia interattiva. Per molte malattie neuroftalmologiche non esiste una terapia risolutiva e la riabilitazione si è mostrata da sempre il percorso per lo sviluppo neuropsichico. Dei dispositivi tecnologici per il deficit visivo attualmente utilizzati solo 2 sono stati testati sui bambini, ma non è stato prodotto ancora alcuno studio clinico che ne dimostri la validità. Anche per questa ragione la scelta della Fondazione Mondino Istituto Neurologico Nazionale Ircss di Pavia di unirsi in questa impresa con l'Istituto italiano di Tecnologia (IIT) assume un particolare rilievo, aprendo la strada alla ricerca.
Le attività. Una versione cerebrale del video Pacman, ad esempio, permetterà al bambino con deficit visivo di muoversi in uno spazio guidato da stimoli multisensoriali: colonne di luce, colore e vibrazioni lo aiuteranno ad alzarsi e rimanere in equilibrio. Un bimbo colpito da questo tipo di disabilità impara a camminare più tardi compromettendo così numerosi processi legati al normale sviluppo. “Un traguardo importante - secondo Sabrina Signorini, responsabile del centro di Neuroftalmologia -, che supporta la prassi clinica esistente e ci fornisce nuovi strumenti diagnostici e riabilitativi per migliorare lo sviluppo, la qualità di vita, l'autonomia e l'interazionale del bambino con deficit visivo”.
L'investimento complessivo, a cui partecipano in parti uguali entrambi gli istituti, è di 1 milione di euro in 5 anni e comporterà l'assunzione di due ricercatori post dottorando e di due dottorandi.
“Una sfida che ci impegna a fondo, al fianco di una delle eccellenze italiane nel campo dell'innovazione di respiro internazionale”, afferma il direttore generale dell'Ircss Livio Tronconi, che aggiunge: “Questo è un programma che ci aiuta migliorare la qualità della vita di migliaia di bambini e ragazzi e nel contempo apre nuovi percorsi di ricerca e sviluppo a Pavia e in tutta Italia”.
di Nicola Vaglia