MondosaluteLombardia n.20
[20] feb 2008
Editoriale
di Gabriele Pelissero - Presidente Aiop Lombardia
Politica e sanità
La denuncia dei mali nel Paese è, sicuramente, un compito fondamentale del giornalismo (che trova e continuerà a trovare molto da dire sull’argomento, purtroppo). Tutti contenti quando si leggono fieri editoriali e corposi articoli su questo o quello scandalo, ed essendo ovviamente rivolti al bene fanno ben sperare.
Il problema, come lo vediamo noi, è che la critica è facile e anche molto popolare. Più difficile distinguere e, soprattutto, escogitare qualche soluzione concreta.
Certe volte, addirittura, si rischia di perdere il filo e attorcigliarsi su se stessi.
La sanità è, spesso un ottimo esempio di questi guai.
In questi giorni imperversa la critica sulla “politicizzazione” della Sanità. Articoli di giornali durissimi contro i Partiti che scelgono i Dirigenti delle ASL e delle Aziende Ospedaliere pubbliche.
Bene, non li scelga il partito ma l’Istituzione, cioè la Regione.
Ma non va bene neanche questo, perché al governo delle Regioni siedono uomini politici.
Allora che facciamo?
Affidiamo gli Ospedali a imprenditori privati che li facciano finalmente funzionare come vere Aziende?
Neanche per idea, rispondono (quasi) in coro i nostri opinionisti:
“Gli imprenditori guadagnano, e magari addirittura imbrogliano, e non li vogliamo neanche sentir nominare”.
E a questo punto siamo al capolinea: pubblico no, privato no, si può solo sperare nel Papa o nell’Imperatore (ma il Papa si occupa, giustamente, d’altro e l’Imperatore non c’è più dai tempi di Dante). E allora? Aspettiamo le prossime denunce o cerchiamo una soluzione?
La nostra modesta proposta è semplicissima. La Regione (la politica) detti poche e chiare regole; coesistono nella stessa Regione ospedali gestiti dal pubblico e ospedali gestiti dai privati; i Cittadini scelgano liberamente quello di cui si fidano; tutti gli ospedali siano remunerati dalla Regione solo per le prestazioni effettivamente erogate, e non per gli sprechi. E’ possibile? Questo è lo spirito della riforma della sanità della Lombardia, la famosa Legge Regionale 31/97. Dove è così, funziona. Con buona pace dei critici che comunque non mancheranno.