[39] mag 2016
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Editoriale - Le prospettive per gli erogatori privati nel 2016
di Dario Beretta - Presidente Aiop Lombardia
La Delibera sulle Regole del Servizio Socio Sanitario per l’anno 2016 non ha introdotto sostanziali novità. Sono ancora da definire le modalità per l’integrazione del finanziamento dell’attività di ricovero e ambulatoriale con conseguente riduzione di € 20 milioni rispetto al 2015 per alcune funzioni non tariffate destinate agli erogatori del comparto privato.
La Legge Regionale n. 23, relativa alla evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo, ha avuto, per ora, un impatto marginale determinato dalla riorganizzazione delle ASL dal 1 gennaio nelle nuove Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Sarà compito della Associazione vigilare che l’ulteriore implementazione della legge non comporti, per gli erogatori privati, ulteriori penalizzazioni e che la prevista integrazione Ospedale-Territorio, di non facile e rapida attuazione, sia regolata da norme chiare e attuabili.
L’istituzione dell’Assessorato al Welfare, con l’unificazione dell’Assessorato alla Salute con quello della Famiglia ed anche l’accorpamento delle due Direzioni Generali, ha comportato una ridotta possibilità di interlocuzione con la Regione Lombardia.
Vi sono poi alcune “mine vaganti” che potranno comportare per il comparto privato conseguenze preoccupanti:
- La Legge di Stabilità n. 208 del 28 dicembre 2015 (co. 574 - 579) prevede una nuova disciplina, per i soli Erogatori Privati, riferita all’acquisto di prestazioni di assistenza ospedaliera e ambulatoriale a favore di cittadini residenti in altre Regioni. Ad una prima lettura, quanto previsto da tale normativa sulla mobilità interregionale, potrebbe sembrare una maggiore apertura alla mobilità sanitaria ma sicuramente non per la Regione Lombardia che ha sempre considerato e valorizzato tali prestazioni come extra-budget, diversamente da numerose altre regioni che dal 2012 hanno contrattato con gli erogatori privati un unico budget come conseguenza del D.L. 95/2012 (Spending Review).
Il provvedimento nazionale, che sarà poi recepito dalle singole Regioni, prevede che l’erogazione di prestazioni ospedaliere dei soggetti privati non I.R.C.C.S. non sia soggetta a vincoli per le sole prestazioni di alta specialità.
È auspicabile che gli accordi bilaterali tra le Regioni per il governo della mobilità sanitaria interregionale, che devono obbligatoriamente essere conclusi entro il 31/12/2016, comportino almeno una stabilizzazione dell’attività svolta nel 2015.
- La Legge n. 125 del 6 agosto 2015 ha previsto dei tagli sui finanziamenti alla Regione Lombardia, sulla base di una presupposta inappropriatezza dei ricoveri riabilitativi, inappropriatezza basata su un decreto dei Ministero della Salute che avrebbe dovuto individuarne i criteri di appropriatezza. Ad oggi tale decreto non è ancora stato approvato ma la Regione Lombardia ha già previsto degli abbattimenti sui ricoveri riabilitativi eseguiti nel corso del 2015. L’Associazione si sta impegnando per ridurre al minimo l’impatto per gli Erogatori Privati sul budget 2015 e per evitare una eventuale storicizzazione della riduzione del budget per il 2016.
- Il D.M. 9 dicembre 2015, condizioni di erogabilità ed appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali, ha sino ad ora generato molta confusione ed una conseguente riduzione delle prescrizioni di specialistica ambulatoriale.
La circolare del Ministero della Salute n. 3012 del 25 marzo 2016 ha solo in parte fornito dei chiarimenti operativi ma ha almeno sospeso le previste sanzioni per i medici prescrittori.
- Nella udienza pubblica del 24 marzo 2016 sono stati discussi i ricorsi innanzi la Suprema Corte di Cassazione contro l’E.N.P.A.M. per il metodo del calcolo del 2% del contributo previsto dalla Legge n. 243/2004.
Speriamo che questi ricorsi possano avere esito favorevole altrimenti la causa andrebbe nuovamente rimessa alla Corte Costituzionale.
Una considerazione finale:
la Legge di Stabilità n. 208/2015, con riferimento alla normativa per il miglioramento della produttività e dell’efficienza degli enti del S.S.N., prevede la massima trasparenza dei dati di bilancio e la rilevazione da parte delle Regioni degli enti con scostamento tra costi e ricoveri superiori al 10% o di almeno 10 mln. di euro.
Il Presidente/Assessore Maroni nel difendere i conti della Sanità Lombarda ha ricordato che, anche se alcune Aziende Ospedaliere Pubbliche Lombarde hanno degli scostamenti tra costi e ricavi del valore previsto nella richiamata normativa, il Servizio Sanitario Lombardo ha mantenuto in tutti questi anni l’equilibrio economico e questo grazie all’importante ruolo delle strutture private ed al minore costo che queste hanno per il Sistema Lombardo.