Qualità delle cure nell'ospedalità privata accreditata
Il rapporto si basa sui dati clinici dell’ultimo rapporto 2017 del Programma nazionale esiti (Pne) svolto dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per il Ministero della Salute. Aiop ha ritenuto utile condurre dunque la ricerca basata sull’analisi strutturata dei dati di outcomes clinici disponibili, finalizzata a dare evidenza dei diversi livelli di performance registrati dalle strutture ospedaliere private.
Sono stati presi in considerazione 19 indicatori di qualità: i “Treemap”, cioè quelli scelti da Agenas per la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere più altri indicatori che sono stati considerati rilevanti per l’alto volume di casi trattati dalle strutture ospedaliere private.
Gli esiti clinici mostrano che in 15 casi su 19 le strutture private ottengono performance migliori. Parliamo di indicatori qualità importanti come quelli sulla mortalità a 30 giorni per infarto, ictus, tumore al polmone o al colon; la diagnosi dell'aneurisma della aorta addominale, i tempi di attesa per l'intervento in caso di frattura di tibia e perone, l'intervento nel caso di frattura al femore che deve essere effettuato entro 48 ore.
Per la valutazione sono stati considerati i dati “Adj”, ossia quelli che risultano da una procedura di “aggiustamento” del dato “grezzo”. La procedura di “Risk adjustment”, applicata da Agenas, utilizza coefficienti di correzione del dato grezzo, prendendo in considerazione diversi fattori quali il genere, l’età ed una serie di comorbilità presenti nell’episodio di ricovero in esame e nei ricoveri avvenuti nei due anni precedenti. E viene applicata solo per le strutture che hanno trattato più di 50 casi nel periodo di riferimento. “Questo studio – afferma Barbara Cittadini, Presidente Nazionale Aiop -, rappresenta il punto di partenza di un percorso di miglioramento delle performance cliniche che, auspichiamo, possa coinvolgere tutto il Servizio sanitario nazionale, e nel quale la componente di diritto privato ha l’ambizione di voler fare ancora di più e meglio, supportata da politiche adeguate, capaci di non disperdere questo patrimonio di qualità ed efficienza che ci contraddistingue”. La valutazione degli esiti clinici diventerà “sempre di più il criterio utilizzato nella programmazione regionale per l’utilizzo delle strutture migliori e per promuove il miglioramento di quelle strutture che invece hanno ancora dei limiti”, conclude Gabriele Pelissero, past president Aiop nazionale e Presidente emerito Aiop Lombardia.
Nicola Vaglia