L'ospedale, la prossima vittima del Covid-19?
di Ilaria Giannico - Secretary General UEHP – European Union of Private Hospitals
La pandemia globale di COVID-19, così tardivamente riconosciuta dall'OMS, è un'avversità e una prova per tutti. È una minaccia per le popolazioni, ma anche per i sistemi sanitari. Sappiamo bene che una soluzione efficace può arrivare solo dallo sviluppo di un vaccino e le industrie farmaceutiche stanno lavorando alacremente per questo. In questo contesto, sono necessari investimenti e partenariati strategici tra l'industria e i governi, prestando sempre attenzione a proteggere le istituzioni dagli attacchi informatici. Tutti i continenti sono in allarme e sotto pressione e l'Europa non fa certo eccezione.
L'Unione Europea degli ospedali privati apprezza appieno gli sforzi politici dell'UE che hanno consentito di validare il recente piano di sostegno economico che consentirà ai nostri Paesi di affrontare la prossima fase con migliori risorse e maggiore preparazione, assicurando innanzitutto le cure necessarie a tutti i cittadini, oltre alla ripresa economica fondamentale nel mondo post Covid-19.
In questa fase, tutto resta da fare, ma il percorso è stato delineato e la solidarietà deve prevalere sull'individualismo. Abbiamo davvero bisogno di una risposta globale alla portata delle sfide che il nostro continente europeo deve e dovrà affrontare.
Sin dall'inizio dell'emergenza nei nostri Paesi europei, le strategie messe in atto dai diversi governi al fine di proteggere le popolazioni e mobilitare tutti gli attori sanitari hanno permesso di limitare le disastrose conseguenze umane della crisi epidemica. Molti (troppi) dei nostri operatori sanitari hanno perso la vita in questa lotta, siamo in debito con loro per la loro dedizione.
L'economia ha vissuto una crisi senza precedenti che ha rimesso in discussione tutti i vecchi equilibri e le nostre priorità. La pandemia non è finita, il pericolo persiste e dobbiamo inventare soluzioni concrete per il domani di tutti.
I sistemi sanitari sono stati fortemente indeboliti: tra l'iperattività della terapia intensiva per i pazienti gravi e l'interruzione dell'attività pianificata e delle procedure non urgenti le strutture sanitarie sono state in grado di reagire con talento ed efficienza nonostante la complessità dei vincoli e della situazione. Gli ospedali sono stati fondamentali in tutta Europa, attraverso una proficua e in molti Paesi nuova collaborazione tra i settori pubblico e privato, nella mobilitazione di materiali e personale anche in mancanza di dispositivi di protezione personale o respiratori. Tutti gli ospedali di tutti i Paesi hanno combattuto in prima linea e noi dobbiamo loro riconoscenza e rispetto!
Tutti i governi europei hanno potuto contare sui loro ospedali: ieri, oggi, e in futuro, un futuro che sarà necessario pianificare assieme. In Germania, Svizzera e Francia, politiche innovative hanno permesso di destinare finanziamenti stabili alle strutture sanitarie. In Francia, per esempio, gli ospedali privati ricevono attualmente finanziamenti mensili basati sull'attività dell'anno scorso.
In Germania, è stata erogata agli ospedali una somma specifica di 550 € al giorno, per letto per garantire l'accesso e la salvaguardia degli ospedali. Questa stabilità finanziaria, presente in equal misura anche nel settore pubblico, aiuta a garantire le prestazioni sanitarie e a migliorare la performance ospedaliera. La qualità delle cure è sempre correlata alla quantità di spese sanitarie e questo oggi è estremamente rilevante in quanto rappresenta un investimento produttivo per il futuro. Senza un adeguato sostegno finanziario, tutti gli attori sanitari ne usciranno fortemente indeboliti.
Esistono best practice in Europa, come quelle sopra citate, che devono poter essere replicate in tutti gli Stati membri. Una strategia nazionale ed europea pertinente ed efficace richiede ora di garantire la stabilità economica e l'impegno verso una reale ripresa economica. Lo stesso vale per i sistemi sanitari di cui i governi sono responsabili.
Le future politiche nazionali dovranno essere concepite in modo da assicurare la salute di tutti i cittadini, compresi coloro che prestano assistenza sanitaria. Tutte le misure economiche protettive, nazionali e regionali, devono essere prese per assicurare la sostenibilità dell'offerta sanitaria.
Gli ospedali non devono essere le seconde vittime del COVID-19.